Agosto, altro che Fisco in vacanza, partono gli avvisi per gli italiani: cosa devi fare subito

Siamo ad agosto, nel pieno del periodo più atteso da milioni di italiani. Sono arrivate le tanto desiderate vacanze. Ma non tutto si ferma ad agosto.

Siamo all’apice dell’estate, le temperature ritornano ad essere bollenti giusto giusto per accompagnare milioni di italiani nel luogo prescelto per le loro vacanze. Mare, montagna, laghi o collina non fa alcuna differenza, l’importante è lasciare il posto di lavoro e per qualche giorno abbandonare sul tavolo di casa il resto dei problemi quotidiani.

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Agosto, altro che Fisco in vacanza, partono gli avvisi per gli italiani: cosa devi fare subito (ANSA) – Ideabuilding.it

Ad agosto, un po’ a turno, sembra che tutto si fermi, eppure non è così. Non tutto si ferma, anzi. L’Agenzia delle Entrate anche ad agosto continua la sua naturale funzione di Grande Fratello Fiscale che monitora il comportamento dei contribuenti pronta ad intervenire per ‘correggere’ in tempo qualche errore di natura fiscale. Anche ad agosto.

In realtà durante il mese canonico delle ferie l’Agenzia delle Entrate dovrebbe concedere una pausa ai contribuenti e questo grazie a una misura ad hoc contenuta nel c.d. decreto Adempimenti (D. Lgs. n. 1/2024). Una ‘tregua fiscale’ che si applica non soltanto ad agosto ma che risulta valida anche per il mese di dicembre, in vista del Natale. Dal momento che ogni buona regola ha le sue eccezioni, anche tale tregua fiscale può essere interrotta in casi specifici.

Avvisi a Ferragosto, cosa fare?

In quali casi, però, l’Agenzia delle Entrate può interrompere il patto di ‘non belligeranza’ con i contribuenti, vacanzieri, e non? Dal 2024 l’Agenzia delle Entrate non invia ai contribuenti le seguenti comunicazioni:

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Avvisi a Ferragosto, cosa fare? (ANSA) – Ideabuilding.it
  • esiti dei controlli automatizzati delle che riguardano l’IRPEF e l’IVA;
  • esiti dei controlli formali delle dichiarazioni (c.d. avvisi bonari), che riguarda la verifica di errori o omissioni nelle dichiarazioni presentate;
  • liquidazione delle imposte su redditi a tassazione separata che possono prevedere l’invio di comunicazioni relative alla tassazione separata, come nel caso di redditi di capitale;
  • lettere di invito all’adempimento spontaneo che sollecitano il contribuente a regolarizzare spontaneamente la propria posizione fiscale.

L’Agenzia delle Entrate può, però, inviare avvisi bonari e lettere compliance anche nei mesi di agosto e settembre qualora avverta il pericolo di una possibile mancata riscossione di quanto dovuto. Altro caso in cui è giustificato l’intervento del fisco è quando il destinatario dell’avviso sia un soggetto sottoposto a procedure concorsuali, ovvero nel caso in cui il patrimonio di un’impresa è sottoposto ad esecuzione a causa di insolvenza dell’imprenditore.

In questi casi, però, è sempre consigliabile esaminare la comunicazione ricevuta insieme al proprio commercialista poiché il contenuto della stessa potrebbe rivelarsi infondato, ovvero che la violazione contestata non sia stata in realtà commessa. Occorre altresì verificare se la comunicazione ricevuta rientrasse in quei casi di urgenza sopra citati e se quindi l’Agenzia delle Entrate fosse autorizzata ad intervenire anche durante il periodo di ‘tregua fiscale’. Pertanto nessun allarme ma attenta verifica.

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