Pensione, quando bastano 20 anni di contributi: chi potrà richiederla già nel 2026

Possono bastare 20 anni di contributi per andare in pensione, anche anticipata. Vediamo come richiederla nel 2026.

Chi è prossimo alla pensione comincia a fare i conteggi per capire come e quando lasciare il mondo del lavoro. Le opzioni sono diverse oltre la pensione di vecchiaia rivolta a tutti i lavoratori ma i requisiti per accedere alle misure di pensionamento anticipato sono restrittivi e limitano di molto l’accesso.

Coppia fa i conti
Pensione, quando bastano 20 anni di contributi: chi potrà richiederla già nel 2026 (Ideabuilding.it)

L’obiettivo per i lavoratori dovrebbe essere quello di accumulare il maggior numero di contributi possibile. Questo perché permette di scegliere tra più opzioni di pensionamento e soprattutto di avere un assegno di importo maggiore. Il traguardo della pensione anticipata ordinaria, ad esempio, è molto difficile da raggiungere.

Con 42 anni e dieci mesi di contribuzione, però, si avrà modo di rendere l’assegno più corposo soprattutto se si evita di uscire troppo presto dal mondo del lavoro (i coefficienti di trasformazione legati all’età sono più convenienti aspettando). Anche la pensione di vecchiaia con 40 anni di contributi sarà più sostanziosa permettendo una qualità della vita accettabile. Eppure avere carriere così lunghe per alcuni lavoratori è un miraggio. C’è chi si dovrà accontentare di 20 anni di contribuzione accumulata,

Il pensionamento con 20 anni di contributi

La pensione di vecchiaia consentirà ancora nel 2026 di lasciare il lavoro con 20 anni di contributi dopo il compimento dei 67 anni. Questa è la pensione per tutti, senza penalizzazioni sull’assegno. C’è una condizione, però, per i contributivi puri ossia quelli che hanno iniziato a lavorare dal 1996 in poi. Serve un assegno non inferiore all’importo dell’assegno sociale per poter andare in pensione.

Calcolatrice e salvadanaio
Il pensionamento con 20 anni di contributi (Ideabuilding.it)

Possono sfruttare lo sconto sull’età pensionabile di 4 mesi a figlio le donne lavoratrici riuscendo a lasciare prima il mondo del lavoro sempre a condizione che abbiano accumulato almeno 20 anni di contributi. Stessa riduzione per chi sceglie il pensionamento con la pensione anticipata contributiva. Questa è un’altra misura che permette di uscire dal mondo del lavoro con 20 anni di contribuzione a condizione, però, che l’assegno sia almeno 3 volte il minino (2,8 volte per le donne con un figlio e 2,6 volte per le donne con due o più figli).

Il requisito anagrafico è di 64 anni di età. Salgono a 25 anni i contributi per chi non arrivando a 3 volte l’assegno sociale sceglie di usare la rendita della previdenza complementare per raggiungere il requisito. Infine, 20 anni bastano per la pensione di vecchiaia anticipata con invalidità pensionabile. Un trattamento concesso alle lavoratrici che compiono 56 anni e ai lavoratori che ne compiono 61 a condizione che abbiano certificata un’invalidità all’80%.

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