Cartelle esattoriali e quel mondo in continua evoluzione che si chiama fisco. Il governo italiano è pronto a rilanciare una nuova sanatoria. Quale le ipotesi sul tavolo?
Pace è la parola più in voga in questi ultimi anni. I focolai di guerra, perennemente presenti e dimenticati negli angoli più lontani del nostro pianeta, hanno visto nuovi e pericoli ingressi. Dallo scoppio della guerra in Ucraina, a seguito dell’invasione dell’esercito russo datato 24 febbraio 2022, fino all’eterna questione israelo-palestinese ed al nuovo infinito bagno di sangue.
Pace è la parola più inseguita anche in altri ambiti che non abbiano come punto di partenza sanguinosi conflitti. In Italia ritorna ciclicamente sul tavolo dei vari governi, quasi a voler allontanare momentaneamente altri e più angoscianti problemi, il tema della Pace Fiscale. Un argomento particolarmente caro a parte dell’attuale maggioranza.
La Pace, quella con la P maiuscola, da inseguire a tutti i costi per spegnere i focolai di guerra che ci circondano condiziona, e non poco, l’ipotesi di Pace Fiscale. Il perché lo ha spiegato chiaramente il ministro dell’economia e delle finanze nel governo Meloni, Giancarlo Giorgetti. In relazione all’ipotesi del taglio dell’Irpef e della rottamazione delle cartelle il ministro si è così espresso:
“Sappiamo perfettamente quelle che sono le priorità”, ha tenuto a precisare Giancarlo Giorgetti “tutti gli impegni internazionali connessi alle spese della Difesa, al sostegno all’Ucraina, non sono gratis e quindi sono un elemento nuovo che dobbiamo considerare“, (tg24.sky.it). Ed allora cosa ci attende nell’immediato futuro?
Il quadro internazionale non fa dormire sonni tranquilli ma vediamo insieme quali sono, al momento, i punti fermi, con tanto di limitazioni, della Pace Fiscale 2026 annunciata dal governo Meloni.
Il punto di partenza riguarda una sanatoria che avrà caratteristiche diverse dalle numerose che l’hanno preceduta. La rottamazione ipotizzata non riguarderà tutti i contribuenti ma sarà limitata solo ad alcune categorie. Per altri contribuenti è previsto il saldo e stralcio. La Pace Fiscale 2026 ha come obiettivo primario l’addio alle cartelle esattoriali.
All’interno della Pace Fiscale 2026 sono presenti due importanti provvedimenti: la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali che riguarderà, però, soltanto i grandi debitori, mentre per i piccoli debiti si prevede un saldo e stralcio. Misure diverse per contribuenti diversi con debiti diversi.
Pertanto le misure governative potrebbero riguardare soltanto chi ha debiti ingenti o chi rientra in determinate soglie ISEE. L’idea guida dell’intero piano è di aiutare chi ha più bisogno e far pagare chi, pur avendo una solida situazione economica, ha scelto di non versare nulla nella casse dello Stato.
La novità del saldo e stralcio è importante dal momento che potrebbe permettere ai contribuenti con un carico debitorio non eccessivo di pagare subito parte del debito e vedere stralciata la quota restante. Non resta quindi che attendere le decisioni finali del governo italiano sulla mai tanto attesa Pace Fiscale 2026. Sperando poi che una Pace tiri l’altra.
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