L’INPS ha avviato una campagna di controlli mirata ad evitare la consegna di assegni pensionistici non dovuti: ecco quale categoria di pensionati deve fare attenzione nei prossimi mesi se non vuole perdere la pensione.
La questione pensioni è una delle più discusse e centrali del nostro Paese. Da anni i lavoratori si attendono una riforma strutturale che superi la Legge Fornero, ma ormai è chiaro che la situazione del nostro Paese non consente una simile evoluzione. Da un lato c’è un allungamento dell’aspettativa di vita, dall’altro l’assenza di un ricambio generazionale, nonché una crisi endemica del mercato del lavoro.

Probabilmente un sistema di tassazione scalabile in base ai guadagni potrebbe portare molto più denaro nelle casse dello stato, ma la tassazione attuale spaventa tantissimi imprenditori e un inasprimento porterebbe solo alla fuga di quelli che già pagano (in alcuni casi anche al fallimento di attività) e ad un aumento di chi evade.
Si tratta di un equilibrio delicato, all’interno del quale ci sono moltissime variabili, tra le quali la questione pensionati all’estero. Proprio l’aumento del costo della vita e quello delle tasse richieste ha spinto negli ultimi 10-15 anni tantissime persone a trasferire la propria residenza in Paesi europei in cui la pressione fiscale è inferiore a quella italiana.
Tra le mete preferite di questi expat ci sono Spagna e Portogallo, Paesi con climi simili al nostro e dove si può vivere con una spesa minore. Ci sono poi paradisi fiscali come la Svizzera o luoghi addirittura al di fuori dei confini europei. Nonostante l’addio ai confini, ovviamente la pensione continua ad essere emessa dall’INPS, l’unico problema è che abitando queste persone all’estero è più complicato verificare che siano ancora in vita.
L’INPS avvia una campagna di accertamento sui pensionati all’estero: chi non invia il documento perderà l’assegno mensile
Al fine di appurare se tutti i percettori della pensione che hanno residenza all’estero siano effettivamente ancora in vita, l’INPS in queste settimane sta inviando un modulo da compilare e inviare nuovamente in Italia per confermare che sono ancora gli aventi diritto che stanno usufruendo dell’assegno pensionistico.

Il modulo verrà inviato nella lingua che si parla nel Paese in cui i pensionati vivono, dunque sarà in spagnolo per chi vive in Spagna, portoghese per i residenti in Portogallo e Francese, Italiano e Tedesco per chi vive in Svizzera. I pensionati hanno l’obbligo di compilare il modulo e inviarlo entro e non oltre il 19 febbraio 2026.
In alternativa i pensionati dovranno ritirare almeno una mensilità in contanti, entro il 15 gennaio, in una filiale della Western Digital. Oppure certificare la propria identità online presso il portale dedicato di Citibank. Nel caso i pensionati non dimostrino in nessuno di questi tre modi di essere ancora in vita, a partire da marzo 2026 non riceveranno più l’assegno pensionistico.