Agevolazioni prima casa, in questo caso non si potranno più richiedere: ecco la sentenza

Importante novità sulle agevolazioni prima casa: ecco quando, secondo la sentenza, non si potranno più ottenere i benefici fiscali.

La recente sentenza della Corte di Cassazione ha acceso i riflettori su una questione di grande rilevanza per chi si appresta ad acquistare un immobile, soprattutto se intenzionato a beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per l’acquisto della cosiddetta “prima casa”.

ragazzi che firmano documenti
Agevolazioni prima casa, in questo caso non si potranno più richiedere: ecco la sentenza Ideabuilding.it

La decisione della Corte pone in evidenza un aspetto cruciale: la presenza di un altro immobile, anche se posseduto in comproprietà, preclude la possibilità di accedere a tali agevolazioni, indipendentemente dal regime patrimoniale adottato tra i coniugi.

Agevolazioni prima casa a rischio: la sentenza che limita le richieste

La normativa italiana, nel tentativo di favorire l’accesso alla proprietà immobiliare, ha previsto un regime di favore per chi acquista la propria prima abitazione.

ragazzi sul divano e modellino di casa
Agevolazioni prima casa a rischio: la sentenza che limita le richieste Ideabuilding.it

Questo include una serie di benefici fiscali, come l’imposta di registro ridotta al 2%, l’imposta ipotecaria e quella catastale fissate a 50 euro, oltre a un’aliquota IVA ridotta al 4% nel caso di acquisti da società. Tuttavia, questi benefici sono strettamente legati al concetto di “prima casa”, escludendo chiunque sia già proprietario, anche parzialmente, di un altro immobile.

La sentenza n. 24477 del 3 settembre 2025 ha chiarito che la detenzione di una quota di un altro immobile è sufficiente a far perdere il diritto alle agevolazioni, anche se i coniugi vivono in regime di separazione dei beni. Questo significa che, indipendentemente dalla separazione patrimoniale tra i coniugi, la comproprietà di un immobile fa sì che entrambi siano considerati proprietari ai fini delle agevolazioni per la prima casa.

La Corte ha quindi sottolineato che il regime di separazione dei beni non ha effetti sulle agevolazioni prima casa, poiché la normativa non fa distinzioni basate sul regime patrimoniale adottato dai coniugi. Di conseguenza, anche se i coniugi sono in regime di separazione dei beni, ma possiedono insieme un altro immobile, non possono beneficiare delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa.

Questa decisione ha importanti implicazioni per chi è in procinto di acquistare un immobile e conta sulle agevolazioni fiscali.

È fondamentale, quindi, valutare attentamente la propria situazione patrimoniale e, in caso di dubbi, consultare un professionista per evitare spiacevoli sorprese.

Inoltre, la sentenza ribadisce un principio di equità, secondo cui le agevolazioni per la prima casa sono destinate a chi non possiede altre proprietà immobiliari, indipendentemente dalle relazioni personali o patrimoniali esistenti tra i proprietari

Questo approccio mira a garantire che i benefici fiscali raggiungano effettivamente chi si accinge a fare il grande passo dell’acquisto della prima abitazione, contribuendo così a facilitare l’accesso alla proprietà immobiliare in un contesto economico spesso complesso.

Gestione cookie