Doccia%2C+questi+batteri+invisibili+non+li+togli+con+il+lavaggio+normale%3A+l%26%238217%3Berrore+che+fanno+tutti
ideabuildingit
/1611-doccia-questi-batteri-invisibili-non-li-togli-con-il-lavaggio-normale-lerrore-che-fanno-tutti/amp/
News

Doccia, questi batteri invisibili non li togli con il lavaggio normale: l’errore che fanno tutti

C’è un motivo per cui la tua doccia ospita ancora batteri invisibili e muffe: ecco l’errore che commetti.

C’è un motivo per cui la tua doccia, pur “profumando” di pulito, ospita ancora batteri invisibili e perfino muffe difficili da eliminare: il lavaggio normale non basta e c’è un errore diffusissimo che, senza saperlo, li nutre ogni giorno.

Doccia, questi batteri invisibili non li togli con il lavaggio normale: l’errore che fanno tutti – ideabuilding.it

Infatti, dopo aver fatto la doccia, di solito quello che facciamo è sciacquare tutto con dell’acqua ma non è così che dovremmo procedere. Scopri qual è l’errore comune che può trasformarsi in un problema serio per la tua doccia e la tua salute. 

Perché la tua doccia è piena di batteri?

La doccia è un ambiente umido e caldo dove i microbi amano fare festa. Hai mai notato quella patina rosa negli angoli o l’odore di bagnato che non se ne va? Non è solo estetica: è il segnale che muffe e batteri stanno prendendo campo, e con il lavaggio normale non li stai mandando via, anzi.

Perché la tua doccia è piena di batteri? – ideabuilding.it

Il fatto è semplice: la doccia non è “pulita” solo perché è stata insaponata e risciacquata. È esposta più volte al giorno a umidità, residui di sapone, cellule cutanee, calcare. Il mix perfetto per una bio-patina che trattiene acqua e nutrienti. Di solito il problema si presenta con aloni, fughe che scuriscono, macchie rosate negli angoli, vetri che “trasudano” puntini e profili del box un po’ vischiosi.

Il “finto pulito”, detergente, risciacquo e via, è il modo più rapido per preparare il terreno alla ricrescita di tutti questi “ospiti indesiderati”. La cosiddetta “muffa rosa” in molti casi non è muffa: è il batterio Serratia marcescens, frequente dove c’è acqua calda, sapone e ristagno. Si presenta come striature o chiazze rosate che sembrano innocue, ma per chi ha pelle lesa o è immunodepresso può essere un ospite sgradito.

E se sottovaluti il problema, ti ritrovi a combattere cattivi odori, superfici che invecchiano prima del tempo, guarnizioni che si rovinano, oltre al rischio di irritazioni cutanee e respiratorie. In bagni senza adeguata aerazione, poi, la situazione precipita: l’umidità resta intrappolata e i contaminanti si spostano anche sugli accessori. Se in più lasci il coperchio del WC aperto quando tiri lo sciacquone, micro-goccioline cariche di batteri possono depositarsi persino nella doccia. Insomma, non è solo una questione di decoro: è igiene e salute.

L’errore che commetti quando pulisci la doccia e come pulirla davvero

L’errore madre è credere che “lavare” equivalga a “sanificare”. Tradotto: detergente, risciacquo, acqua che resta sulle superfici, oggetti umidi abbandonati (spugne, tappetini, tende) e scarsa ventilazione. È la ricetta perfetta per far proliferare muffe e batteri. Gli esperti di igiene ambientale insistono su un concetto chiave: dopo la pulizia serve sempre la fase di asciugatura completa e, quando necessario, la disinfezione con tempo di contatto adeguato.

L’errore che commetti quando pulisci la doccia e come pulirla davvero – ideabuilding.it

Senza questi due passaggi, hai solo mosso lo sporco da una parte all’altra. Le zone “traditrici”? Le fughe delle piastrelle, i profili del box, la base della rubinetteria, le guarnizioni, il retro dei sanitari. Se lì rimane acqua, nasce il microhabitat che mantiene viva la colonia. E se riutilizzi la stessa spugna in tutto il bagno, sposti i microbi da una superficie all’altra: è la cosiddetta contaminazione incrociata. Il risultato è un ciclo infinito: pulisci, sembra ok, poi in pochi giorni ricompare tutto.

La buona notizia è che si può spezzare il circolo vizioso con una routine più furba, sostenuta da ciò che raccomandano organizzazioni come OMS ed EPA: ridurre l’umidità, ventilare bene, asciugare, disinfettare in modo mirato. Non servono prodotti miracolosi, serve metodo. Comincia dall’acqua: dopo ogni doccia, elimina i residui con un tiralama e passa un panno asciutto su vetri, piastrelle e profili.

Sembra un dettaglio, ma è il gesto che cambia tutto perché toglie al biofilm la sua risorsa preferita: l’umidità. Poi apri la finestra o attiva l’estrattore per almeno 20–30 minuti; se il bagno non ha finestre, un deumidificatore con igrometro ti aiuta a mantenere l’umidità relativa sotto il 50–60%. Gli accessori bagnati non devono stare nel box: appendili all’aria finché sono completamente asciutti.

Tappetini e asciugamani meritano cicli a temperatura elevata compatibile con l’etichetta (meglio 60 °C) e asciugatura completa: il calore riduce in modo significativo i microrganismi. Le spugne si lavano, si strizzano e si sostituiscono spesso; usa set diversi per sanitari e doccia. Per la “muffa rosa”, la via breve è una disinfezione mirata su superfici non porose: dopo la detersione, applica un disinfettante idoneo (ad esempio a base di ipoclorito di sodio correttamente diluito o altro presidio con indicazione in etichetta), lascia agire per il tempo di contatto indicato e risciacqua.

Ricorda le regole d’oro: usa guanti, arieggia bene, non mescolare mai candeggina con ammoniaca o acidi, e testa sempre in un angolo nascosto. Le fughe gradiscono interventi pazienti: spazzolino dedicato, detersione, poi disinfezione. Se il soffione è incrostato, smontalo e rimuovi il calcare; l’accumulo minerale protegge i biofilm, quindi mantenerlo pulito riduce le nicchie dove i batteri si annidano. Sono accorgimenti semplici, sostenuti dalle buone pratiche promosse da enti sanitari, che trasformano la doccia da incubatore a spazio davvero pulito.

Valeria Scirpoli

Sono Valeria Scirpoli. Ho 32 anni e sono pugliese. Sono laureata in Economia e Commercio e in Marketing Management. Amo leggere ma soprattutto scrivere e da anni lavoro come copywriter, social media manager e articolista/blogger. Mi piace scrivere di tutto ma con una forte propensione per lifestyle, gossip, salute, viaggi, ambiente.

Recent Posts

Doppio vetro del forno, come pulirlo senza doverlo smontare ogni volta: così ci vorrà un attimo

È possibile pulire il doppio vetro del forno senza doverlo smontare e in pochi istanti:…

1 ora ago

Il segreto per arredare casa risparmiando il 70% che i negozi non vogliono farti sapere, impazzirai dopo averlo scoperto!

Come arredare casa risparmiando tantissimo: questo è il segreto che i negozi non vogliono che…

3 ore ago

MasterChef Italia, cosa fa oggi la vincitrice Anna Zhang: niente ristorante, il suo progetto

Niente ristorante per la regina di MasterChef 14, Anna Zhang? L’indizio che fa pensare a…

4 ore ago

Uomini e Donne, il racconto drammatico di Ernesto, perché non torna in tv: “Ho rischiato di morire”

Ernesto di Uomini e Donne racconta che ha rischiato di morire ed ecco perché non…

5 ore ago

Il sole ha bruciato i tuoi amati gerani? Puoi ancora salvarli: ti svelo il trucco del mio giardiniere

Risveglia i tuoi gerani bruciati dal sole: il segreto per un balcone fiorito con il…

6 ore ago

Mai visti sconti del genere da Ikea: la super promozione di fine estate, scaffali saccheggiati

Sconti da Ikea da non perdere: questa promozione sta facendo letteralmente saccheggiare gli scaffali! Diciamolo…

7 ore ago