C’è una pianta che non solo è utile in cucina ma permette anche di tenere lontani gli insetti: ecco quale piantare subito in terrazzo.
Chi ha uno spazio all’aperto può decidere di arricchirlo con delle piante: fra queste ci sono quelle aromatiche che non solo profumano ma sono anche molto utili in cucina. In particolare ne esiste una, facile da coltivare sul terrazzo, che crea una barriera naturale contro gli insetti.
Allo stesso tempo questa entra con stile nelle tue ricette. Scopri di quale si tratta e come questo sempreverde aromatico può proteggere casa e serate dai fastidiosi insetti… mentre insaporisce pentole e tisane.
Basta zampironi che sanno di chimico e spray appiccicosi: il tuo terrazzo può diventare il primo scudo contro gli ospiti ronzanti. Con la bella stagione arrivano zanzare, mosche e compagnia pungente, e con loro il solito copione: prurito, notti in bianco, aperitivi assediati. Ti suona familiare?
Il problema non è solo il fastidio. Le punture possono irritare la pelle, scatenare reazioni nei più sensibili e rovinare il sonno; mosche e insetti, poi, girano su cibo e superfici, aumentando il rischio di contaminazione. Intanto spendiamo soldi in prodotti usa‑e‑getta che durano poco e profumano di laboratorio. C’è una strada più furba, profumata e… commestibile.
Fatto noto: alcune piante aromatiche non servono solo in cucina. I loro oli essenziali rendono l’aria poco gradita agli insetti. Tra rosmarino, menta e lavanda, c’è un evergreen che molti hanno già in dispensa ma non sul balcone: l’alloro (Laurus nobilis). Lo usiamo per insaporire sughi, arrosti e legumi e per preparare tisane confortanti, ma pochi sfruttano il suo lato “bodyguard”.
Giardinieri ed esperti di entomologia confermano che gli aromi ricchi di eucaliptolo e linalolo possono avere un effetto repellente naturale su zanzare e mosche: non è magia, è chimica vegetale. La chiave è sfruttare bene l’aroma. Le foglie essiccate emanano un profumo più concentrato: infilale in piccoli sacchetti traspiranti e posizionali vicino a porte e finestre.
Qualche foglia basta; se le stropicci tra le dita prima di metterle nel sacchetto, l’effetto si intensifica. Un altro trucco semplice è tritare finemente alcune foglie e distribuirle sul terriccio dei vasi più esposti: aiuta a creare una zona poco invitante per gli insetti in avvicinamento. Se vuoi coprire una superficie più ampia, porta a ebollizione foglie di alloro in acqua, lascia raffreddare, filtra e vaporizza sulle foglie delle altre piante e attorno ai davanzali. È una spruzzata aromatica che rinfresca senza “fumigare”.
Nota bene: gli oli essenziali sono concentrati, quindi non spruzzare preparati oleosi su pelle o animali domestici e prova sempre prima su una piccola porzione di pianta per evitare macchie. Perché funzioni davvero, coltiva l’alloro a regola d’arte. È una pianta sempreverde, robusta e facilissima, perfetta in vaso. Scegli un terreno ben drenante (un buon terriccio universale con una quota di sabbia o perlite) e un contenitore con fori generosi.
La posizione ideale è soleggiata o di mezz’ombra; evita però i raggi diretti nelle ore più calde che possono bruciare le foglie. L’irrigazione dev’essere regolare ma mai eccessiva: il mantra è niente ristagni. Tra una bagnatura e l’altra, lascia che il terreno sia quasi asciutto, e svuota il sottovaso dopo ogni annaffiatura. Se vedi rami secchi o danneggiati, tagliali: stimolerai una crescita più fitta e sana.
In vaso l’alloro gradisce un rinvaso ogni due o tre anni, con un contenitore un po’ più grande per dare respiro alle radici. In inverno tollera il fresco, ma se abiti in zone con gelate prolungate sposta il vaso in un punto riparato. Il dettaglio che fa la differenza? Posiziona il vaso di alloro come un “baluardo aromatico” lungo i passaggi critici: balcone che affaccia sul giardino, portafinestra del soggiorno, vicino al tavolo dove ceni.
Il profumo delle foglie, soprattutto se ne schiacci qualcuna al tramonto, crea quell’aura olfattiva che gli insetti non amano. Non confondere però l’alloro (Laurus nobilis) con il lauroceraso (Prunus laurocerasus), spesso usato nelle siepi e potenzialmente tossico: per la cucina e il terrazzo amico scegli sempre il primo.
E già che lo coltivi, goditi il bonus cucina. Aggiungi una o due foglie di alloro a legumi, brodi, arrosti o sughi per un aroma pulito e balsamico; ricordati di rimuoverle prima di servire. La sera, una tisana di alloro è una coccola profumata che chiude il cerchio: stessa pianta, doppia funzione, zero sprechi.
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