Se senti questo mentre guidi, scappa subito: la truffa del gatto spiegata dalla polizia

Quando si è alla guida si potrebbe avvertire uno strano rumore: meglio non farsi prendere dal panico ma sapere che si tratta della truffa del gatto.

Senti uno strano rumore mentre sei al volante e un “meccanico” spuntato dal nulla ti dice che è pericoloso proseguire? La polizia avverte: è la famigerata “truffa del gatto”. Dato che i malintenzionati hanno tecniche sempre più sopraffine per raggirare i poveri automobilisti, conviene conoscerla.

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Se senti questo mentre guidi, scappa subito: la truffa del gatto spiegata dalla polizia – ideabuilding.it

Ecco alcuni dettagli per riconoscere la truffa del gatto in atto, come difendersi e i consigli per non cascarci.

In cosa consiste la truffa del gatto

Dillo forte: se ti mettono fretta con la scusa della sicurezza, stanno giocando con la tua paura. L’idea è semplice e perfida: puntare sul tuo istinto di protezione per spillarti soldi. Ti è mai capitato di sentire un rumore e, un attimo dopo, qualcuno ti fa segno di accostare offrendo un aiuto “provvidenziale”? È qui che nasce il problema, e ignorarlo può costarti caro.

uomo piegato a terra con auto con cofano aperto
In cosa consiste la truffa del gatto – ideabuilding.it

Il fatto è noto e documentato: i truffatori si reinventano di continuo. L’ultima allerta arriva dalla Policía Nacional spagnola tramite il suo account ufficiale su TikTok, che spiega la cosiddetta “truffa del gatto”. “Gatto” come il martinetto idraulico (o cric) che il falso meccanico estrae con grande scenografia: prima ti dice che “l’auto fa un rumore pericoloso”, poi finge un controllo, solleva la vettura e, dopo pochi istanti, annuncia una riparazione urgente.

Il finale è scontato: chiede di pagare subito, cifre tra 600 e 8.000 euro, per un guasto che non esiste. La polizia è chiara: “Attenzione, è una truffa. Non accettare l’aiuto di estranei se ti chiedono soldi.” Come si presenta, di solito, la scena? Spunta qualcuno con modi rassicuranti, magari si qualifica come meccanico, indica un presunto cigolio, vibrazione o ticchettio “da non sottovalutare”, e ti suggerisce di fermarti per sicurezza.

Una volta accostato, sfodera il martinetto, solleva la tua auto, borbotta parole tecniche e, in pochi minuti, ti comunica che può “risolvere il problema”. In cambio, però, pretende denaro immediato. Il tutto giocando su due leve psicologiche: la tua paura di fare un incidente e l’ansia di ripartire subito senza “perdere tempo”.

Parliamoci chiaro: fidarsi in strada, sotto stress, è un attimo. Ma proprio qui sta il trucco. A confermarlo sono gli agenti che, nel video ufficiale, smontano passo dopo passo il modus operandi: il controllo è fittizio, la riparazione non c’è, e il conto è una richiesta “urgente” che si regge solo sulla tua preoccupazione. Perché ti dovresti fidare? Perché c’è un cric. Perché i toni sono perentori. Perché ti dicono “è pericoloso guidare così”. È una coreografia studiata.

rubare auto
La nuova truffa del gatto – ideabuilding.it

I rischi, se non reagisci in fretta, sono più di quelli che immagini. Il primo è economico: puoi perdere centinaia o migliaia di euro in un colpo solo. Il secondo è di sicurezza: lasciare che sconosciuti manipolino la tua auto a bordo strada non è una buona idea, e sollevare la vettura senza criterio può danneggiare punti di appoggio, freni o carter.

C’è poi il rischio di escalation: quando dici “no”, c’è chi prova a intimidire o a farti fretta; restare impantanati nella discussione ti espone a ulteriori pressioni. Infine, il tempo: più ti intrattieni, più perdi controllo sulla situazione e ritardi la soluzione vera, che è ripartire in sicurezza o chiamare aiuto ufficiale. E se cedi una volta, potresti finire nel mirino di altri raggiri, perché hai mostrato di essere vulnerabile in quel contesto.

La regola d’oro, ribadita dalle forze dell’ordine, è semplice: non accettare assistenza non richiesta da sconosciuti, soprattutto se chiedono soldi. Se senti un rumore insolito, mantieni la calma e non farti guidare dal panico. Accosta solo in un luogo sicuro e affollato: un’area di servizio, un parcheggio illuminato, un’officina conosciuta. Mantieni le porte chiuse, abbassa il finestrino solo quanto basta per parlare, e ringrazia rifiutando l’intervento.

Se la persona insiste o diventa pressante, metti fine alla conversazione e chiama il 112 (Numero Unico Europeo) spiegando cosa sta accadendo e dove ti trovi. Hai davvero il sospetto di un problema meccanico? Rivolgiti a un soccorso stradale ufficiale o alla tua officina di fiducia: sono gli unici a cui dovresti affidare il veicolo. Nessuno può imporre una riparazione immediata sul posto né pretendere pagamenti in contanti senza preventivo o ricevuta.

Se qualcuno si presenta come “tecnico” o “meccanico” a bordo strada, chiedi documenti identificativi e verifica: nella quasi totalità dei casi, vedrai che il tono cambierà. E ricorda: se davvero il rumore fosse grave, fermarti in un’area sicura e contattare un servizio ufficiale è la scelta più prudente. Non c’è nessun “miracolo al volo” che valga il rischio.

Un altro consiglio utile, suggerito proprio per aumentare la tua autotutela, è annotare targa, descrizione della persona e luogo dell’accaduto, senza metterti in pericolo. Queste informazioni, comunicate alle autorità, possono aiutare a prevenire ulteriori episodi e proteggere altri automobilisti. E se possiedi una dashcam, conservala attiva: non serve a fare il detective, ma a documentare la situazione in caso di controversie.

Chiudiamo con una regola pratica che vale sempre: la tua sicurezza e la tua serenità vengono prima di tutto. Se ti senti a disagio, non devi giustificarti: riprendi la marcia verso un punto affidabile, contatta chi può aiutarti davvero e respira. Meglio un controllo in più in officina che una “riparazione” improvvisata sul ciglio della strada.

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