Il microonde va pulito regolarmente e soltanto con questo passaggio si può evitare che diventi un covo di batteri. Ecco come fare.
Il microonde è un elettrodomestico molto utile in casa per riscaldare i piatti del giorno prima o per scongelare. Tuttavia, affinché sia sempre efficiente e performante, bisogna pulirlo con una certa regolarità e nella maniera corretta. Infatti, lo puoi strofinare ogni giorno e farlo brillare fuori, ma se dimentichi quel piccolo gesto “nascosto”, può diventare un parco giochi per batteri e cattivi odori.
Il bello? Non serve un prodotto miracoloso per renderlo igienico, pulito e sicuro da usare ma basta ricordarsi il passaggio giusto al momento giusto. Ecco di quale si tratta.
Diciamolo: il microonde è il nostro complice nelle giornate di corsa, ma è anche il posto dove i residui di sugo fanno il nido. Ti è mai capitato di aprirlo, sentire un odore poco rassicurante e pensare “Ma l’ho pulito ieri!”? Eppure, nonostante le passate veloci con lo straccio, i germi restano.
Il problema da risolvere è semplice ma cruciale: come rendere il microonde davvero igienico, non solo apparentemente pulito? Il fatto è noto agli esperti di igiene domestica e alimentare: gli schizzi di cibo, i vapori grassi e le micro-goccioline che si accumulano sulle pareti, sul soffitto della cavità, nelle guarnizioni e sotto il piatto rotante sono un invito aperto alla proliferazione di batteri.
Le linee guida di enti come CDC, EFSA e Ministero della Salute ricordano che le superfici a contatto con alimenti vanno pulite regolarmente e asciugate bene, perché l’umidità residua è l’alleata numero uno dei microrganismi. Il microonde, poi, scalda in modo disomogeneo: i “punti freddi” non aiutano a tenere a bada i germi, soprattutto se l’ambiente interno è già contaminato.
Come si presenta, di solito, questo problema? All’inizio è solo un alone lucido di condensa e qualche macchia “testarda” sull’angolo. Poi arriva l’odore che non va via, il vapore che appanna lo sportello, le incrostazioni che resistono anche dopo una pulizia rapida. È il segnale che stai saltando proprio quel passaggio critico che fa la differenza tra “ok a vista” e “igienicamente sicuro”.
Il punto che quasi tutti dimenticano è questo: dopo la pulizia, bisogna concentrarsi su tre zone e su una chiusura perfetta del processo. Le aree sono le guarnizioni della porta, il retro del piatto rotante con l’anello e il “soffitto” interno, spesso pieno di schizzi quasi invisibili. La chiusura è la sanificazione “soft” e l’asciugatura completa. Senza questi, il microonde resta un covo di batteri.
Ecco come validano gli esperti un percorso semplice, sicuro e basato su ingredienti comuni. Prima si scioglie lo sporco con il vapore: una tazza d’acqua con aceto bianco o con succo di limone nel microonde per circa cinque minuti (occhio, la tazza scotta), poi si lascia riposare un minuto a sportello chiuso. Il vapore ammorbidisce incrostazioni e grasso; a questo punto, con un panno morbido, si passa ogni superficie, dedicando attenzione al soffitto e agli angoli.
Per le macchie ostinate, una crema di bicarbonato di sodio e acqua da lasciare agire qualche minuto funziona alla grande e neutralizza gli odori. Il passaggio che non devi più saltare arriva ora: smonta e lava il piatto rotante e l’anello con le rotelline, perché lì si annidano briciole e salse secche che rilasciano odori e batteri.
Asciuga tutto benissimo. Poi passa con un panno inumidito e strizzato le guarnizioni della porta, dove l’unto si accumula in silenzio. Infine, completa con una sanificazione “mirata” e sicura: sulle parti esterne a contatto con le mani, come maniglia e pannello comandi, usa alcool al 70% su un panno e lascia asciugare all’aria; all’interno, dopo la pulizia con aceto/limone e bicarbonato, asciuga perfettamente e lascia lo sportello socchiuso per 10-15 minuti per disperdere l’umidità.
È questo il gesto che cambia tutto: senza asciugatura e aerazione, il microonde resta un ambiente umido e invitante per i germi. Un promemoria fondamentale, confermato dai professionisti: l’aceto è ottimo per pulire e deodorare, ma non è un disinfettante registrato; perciò la combinazione “pulisci bene + asciuga a fondo + aerazione” è ciò che rende l’ambiente ostile ai batteri senza ricorrere a sostanze aggressive. Evita candeggina e prodotti clorati all’interno del forno: possono rovinare le superfici e lasciare residui. E non scaldare mai detergenti o spugne nel microonde, non è un metodo sicuro.
La prevenzione quotidiana è l’altra metà della vittoria. Coprire sempre i cibi con un coperchio adatto al microonde riduce gli schizzi, trattiene l’umidità per una cottura più uniforme e accorcia i tempi di pulizia. Se qualcosa schizza, puliscilo quando è ancora tiepido: un minuto di adesso ti risparmia dieci minuti domani. Programma una pulizia completa almeno una volta a settimana, e una veloce passata dopo gli usi “impegnativi” come salse e sughi. È una routine che protegge la tua famiglia e allunga la vita all’elettrodomestico.
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