Strade di città e borghi che parlano più lingue, cortili che accolgono nuovi volti. Nel 2025 quasi una casa su cinque ha cambiato mani passando a un acquirente straniero
Il mercato immobiliare italiano sta cambiando, e anche parecchio rispetto agli anni scorsi. Fino a qualche anno fa c’era tanta cautela in giro: prezzi stabili se non in ribasso, transazioni in calo, domanda interna frenata.
Il 2025 invece sembra aver invertito questa tendenza e ha aperto a scenari differenti, anche grazie all’innesto massiccio di capitali stranieri. Il dato molto interessante, infatti, è che nell’ultimo anno una vendita su 5 nelle grandi città e nei centri turistici sta andando a un acquirente straniero.
Per rendersi conto di quanto sia cambiato questo trend basta leggere i dati: la quota di compravendite immobiliari a favore di clienti internazionali è passata dall’11,3% nel primo semestre 2024 al 19,6% nello stesso periodo del 2025. Un incremento di 8,3 punti percentuali in appena dodici mesi.
Ma chi è che compra nel nostro paese? In prima fila ci sono i britannici (+28%) seguiti dagli statunitensi e dai tedeschi, anche loro molto interessati. Nel complesso le richieste da parte di utenti esteri sono il +32%.
Voi vi aspettereste che ad acquistare case in Italia siano soltanto milionari che cercano di acquistare ville antiche o case meravigliose a strapiombo sul mare, ma non è sempre così.
Di sicuro il luxury rappresenta una fetta importante di questo mercato, ma la novità è che ormai gli stranieri investono anche su immobili di fascia media, spesso in centri urbani ben collegati o in borghi capaci di offrire qualità della vita e prezzi competitivi.
Gli esempi più lampanti in tal senso sono Milano e Roma: qui gli acquirenti esteri puntano su quartieri centrali o poco periferici ma ben collegati, molto spesso semplicemente per investimento. In altre città invece si compra per venirci a vivere: a Bologna, Torino e Firenze, ad esempio, gli stranieri che comprano lo fanno per trasferirsi nella nostra nazione.
I motivi non ci sarebbe neppure bisogno che ve li spieghiamo. L’Italia è una delle terre più belle del pianeta, con un patrimonio culturale e paesaggistico unico, in un contesto politico stabile e con un costo della vita ancora competitivo rispetto a molte capitali europee.
E poi naturalmente c’è anche l’aspetto economico e fiscale: tassi di interesse in ribasso rispetto al picco del 2023 e l’euro che perde di forza, oltre ad un regime fiscale agevolato per i nuovi residenti ad alto reddito, un aspetto che ha incoraggiato anche un “rientro dei cervelli”: persone andate all’estero che hanno deciso di tornare in Italia una volta trovata una stabilità professionale.
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