Genny Urtis parla senza freni di Stefano De Martino e sgancia una bomba su un dettaglio intimo che riguarda il famoso conduttore (e addirittura c’entrerebbe anche Rocco Siffredi).
Pensavamo di averle sentite tutte su Stefano De Martino, ma questa volta la voce arriva dritta da chi, in radio, non le manda a dire. L’ospite? Genny Urtis, che ai microfoni de La Zanzara con Giuseppe Cruciani si sarebbe lasciata scappare un “dettaglio” che sta facendo drizzare le antenne a tutti.

Leggende metropolitane da corridoio o indizio vero? Qui si gioca a nascondino col piccante. Perché sì, il passato da latin lover di Stefano è cosa nota, ma a quanto pare il curriculum ufficioso sarebbe molto più ricco di semplici flirt. Nel secondo round della chiacchierata, Urtis avrebbe sganciato il siluro: alcune sue “care amiche” avrebbero avuto un flirt con il conduttore di Affari Tuoi e ne parlerebbero con toni entusiasti, con tanto di “rivelazioni precise”. Cosa ha detto Genny Urtis senza filtri?
La rivelazione di Genny Urtis su Stefano De Martino
Messa alle strette sul classico “o lui o l’altro”, Genny avrebbe scelto De Martino rispetto a Gerry Scotti per un mix di motivi che non lasciano spazio alla fantasia: “più giovane, più in auge” e, soprattutto, perché avrebbe “saputo cose da persone strette”. Tradotto: “Diciamo che è fortunato…”.

Parola di Genny Urtis, che non si sarebbe fermata lì: “Ragazzi, anche Rocco Siffredi ha detto che lo farebbe lavorare”. Già, perché sull’onda lunga di questa rivelazione arriva il richiamo a vecchie dichiarazioni di Rocco Siffredi, che un anno fa avrebbe incoronato Stefano come possibile “erede”, spingendosi a dire che “è peggio di lui”. Parole forti, confermate da un identikit lusinghiero: non solo per bellezza e presenza scenica, ma per una presunta attitudine “super performante”. E il colpo di scena? Quel “Chiedete a Belen” che Siffredi avrebbe lanciato come assist perfetto.
A proposito di Belen: tre anni fa, a Le Iene, la showgirl avrebbe ammesso che, tra i suoi ex, proprio Stefano sarebbe quello con cui la chimica e l’alchimia fisica hanno funzionato meglio. “È il più sensuale e in camera siamo sempre andati d’accordo”, avrebbe detto. Indizio numero uno, indizio numero due, indizio numero tre… quando le tessere combaciano così bene, come si fa a non alzare il sopracciglio?
Il mistero resta avvolto nel fumo delle parole dette a mezza voce e dei complimenti sussurrati da “fonti vicine” alla protagonista del racconto. Domande aperte? Un vagone. Conferme ufficiali? Non pervenute. Ma il fascino del “potrebbe” batte sempre il suono del “è”. E qui, diciamolo, il “potrebbe” fa faville.