Ponte sullo Stretto, espropriate delle case per costruire

Negli ultimi giorni si è tornati a parlare con insistenza del Ponte sullo Stretto e questo ha creato delle polemiche anche per quanto riguarda le case.

Sono molte le abitazioni che saranno espropriate come racconta Il Post e questo fa riflettere sugli effetti concreti dell’avvio del progetto sulle persone che abitano la zona che sono centinaia.

terra e mare
Ponte sullo Stretto, espropriate delle case per costruire (IdeaBuilding.it)

Il comitato per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha dato il via libera per avviare il progetto e questo ha scosso molte persone. Ora si dovrà iniziare a pensare anche alle cose più nel pratico cosa che prima non si poteva fare visti i limiti portati avanti per lungo tempo.

In questo pezzo vogliamo specificare, rifacendoci a IlPost.it, quelle situazioni che non possiamo considerare tollerabili e che rischiano di mettere inserire difficoltà numerose famiglie. Un racconto che diventa fondamentale per capire come portare avanti i lavori e come avere la forza per cercare una giusta costruzione.

Ponte sullo stretto, la questione case

Il progetto legato al Ponte sullo Stretto dovrà prendere in considerazione numerosi aspetti che al momento sono decisamente passati in secondo piano. Il progetto prevede di andare a espropriare 448 unità immobiliari di cui 291 sono case. 230 si trovano nella zona di contrada Margi a Torre Faro, 10 in altri cantieri e 51 a Contesse.

mare aperto
Ponte sullo stretto, la questione case (Ideabuilding.it)

Sicuramente si dovrà fare qualcosa per cercare di evitare che la situazione possa tracollare. Quello che appare evidente è l’impegno con il quale si cercherà di lavorare per raggiungere i giusti risultati.

Di sicuro nelle prossime settimane arriveranno ulteriori notizie interessanti in grado di coinvolgere su questo tipo di aspetto. Staremo a vedere come si evolveranno le cose, sicuramente quelle persone che si ritroveranno senza casa andranno salvaguardate in un modo o nell’altro evitando di farle trovare di fronte a una situazione di gravissimo disagio e incertezza per il futuro.

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