Se fai questo gesto (molto frequente) nel viale condominiale potresti finire nei guai: fai attenzione a non risultare colpevole, ecco di cosa si tratta.
Soprattutto per chi abita in città, avere la casa in un condominio (sia comprata che in affitto) è praticamente la normalità: fare parte di uno stabile con più appartamenti comporta spese per il mantenimento degli spazi comuni, oltre che il pagamento della parcella di un amministratore di condominio.

In ogni caso, essendo insieme ad altre case, si è più tutelati e si possono avere più servizi rispetto a chi, invece, ha una villetta autonomi (oneri e onori dello stare da soli, insomma). La cosa fondamentale, quando si vive in un condominio, è senza dubbio rispettare le regole di buon vicinato, facendo particolare attenzione agli spazi comuni.
In molti non ci pensano, ma fare questo gesto (molto frequente) nel viale condominiale non soltanto può risultare sgradevole, ma può portare anche conseguenze penali: ecco di cosa si tratta e a cosa potrebbe portare.
Il gesto da non fare nel viale condominiale: le conseguenze possono essere queste
Delle volte non ci pensiamo, ma anche qualcosa di molto banale e facile da fare può arrecare non soltanto problemi agli altri, ma anche conseguenze penali a noi stessi. E’ il caso, come ricorda il sito condominioweb.com, di chi suona il clacson nel viale condominiale.

Come riportato dalla fonte, infatti, suonare il clacson (a prescindere dall’ora) e disturbare il vicinato costituisce a tutti gli effetti una molestia, che rientra nel reato di molestia o disturbo alle persone “ex art. 660 c.p.” (Cass. pen. sez. I, 7 novembre 2018 n. 50379).
Viene riportata anche la vicenda di un uomo anonimo che è stato condannato ad un mese di arresto (pena condizionalmente sospesa) per avere tenuto lo stereo di casa ad alto volume, colpendo con pugni le pareti confinanti e suonando ripetutamente e ingiustificatamente il clacson della propria auto nell’attraversare il viale condominiale.
L’uomo in questione ha oltre più volte ingiuriato e oltraggiato con varie frasi i vicini, scattando diverse fotografie esterne all’abitazione. Per quanto riguarda le pratiche civili, è stato anche condannato al risarcimento dei suoi vicini.
La vicenda ci fa riflettere su due punti: il primo, che vanno rispettati tutti i vicini, cercando di mantenere un rapporto di quieto vivere basato appunto sul rispetto delle regole reciproco e del buonsenso. Il secondo, che anche certi gesti fatti nel quotidiano possono essere oggetto di sanzioni disciplinari.