Truffa del direttore di banca: con la scusa del ‘bonifico anomalo’ ti svuotano il conto

Truffa del direttore di banca: ecco come funziona con la scusa del ‘bonifico anomalo’ e come proteggersi.

Una nuova truffa a cui fare attenzione: si tratta di quella del direttore di banca che sfrutta la scusa del “bonifico anomalo”. Così hanno svuotato il conto di una povera malcapitata che si è accorta solo il giorno dopo del raggiro.

Uomo con maschera al telefono davanti al PC
Truffa del direttore di banca: con la scusa del ‘bonifico anomalo’ ti svuotano il conto – ideabuilding.it

Il problema è che i malintenzionati riescono ad architettare delle truffe ben studiate a cui è difficile non credere. Specie le persone più anziane, subito temono il peggio e quindi, all’invito a fare un’azione, senza pensarci due volte, la fanno.

Truffa del direttore di banca con “bonifico anomalo”: ecco come funziona

Una truffa articolata e ben riuscita: i truffatori si sono spaccati per un direttore di una filiale dell’Unicredit e sono riusciti a schermare la propria utenza telefonica facendo sembrare che le chiamate provenissero veramente da questa persona.

Donna al telefono con carta in mano
Truffa del direttore di banca con “bonifico anomalo”: ecco come funziona – ideabuilding.it

Così, hanno raggirato una donna e sono riusciti a rubarle poco meno di 5000 euro. I fatti sono stati denunciati ai carabinieri di Barcola il 19 agosto a Trieste, anche se la truffa si era verificata il giorno precedente. La signora aveva ricevuto una telefonata sul proprio numero di cellulare da parte del sedicente direttore di banca e questi le aveva detto: “Abbiamo notato un’anomalia nell’ultimo bonifico, verrà contattata dai carabinieri di via dell’Istria”.

Successivamente la signora aveva ricevuto una seconda chiamata, questa volta da parte di un sedicente maresciallo dell’Arma in servizio proprio in via dell’Istria che la invitava ad andare il giorno dopo a sporgere denuncia. Ovviamente, la truffa, così messa in piedi, agli occhi della donna era piuttosto credibile.

La donna veniva poi raggiunta da un’altra telefonata da parte del finto direttore di banca che la convinceva ad effettuare un bonifico, pari a 4.750 euro, così da “bloccare” l’anomalia. La donna ha accettato di effettuare il bonifico ad un IBAN fornito dal sedicente direttore di banca, pur di risolvere la questione. Solo allora la povera malcapitata con il dubbio di essere stata truffata, aveva chiamato la banca che la informava di essere stata vittima di una truffa.

La triestina ha quindi sporto formale querela il giorno dopo. La cosa preoccupante è che i numeri di telefono da cui sono partite le telefonate dei truffatori corrispondono ai numeri reali della banca e dei carabinieri di via dell’Istria, quindi sono dei criminali davvero abili ad aver messo in piedi questa truffa.

Per proteggersi da questa e da altre truffe, specie telefoniche, insospettirsi sempre quando dall’altra parte del telefono c’è una “personalità” importante che parla (come un direttore di banca o delle poste), e soprattutto se questi invita a fare un’azione per evitare conseguenze spiacevoli (per esempio effettuare un bonifico per evitare il blocco della carta), recarsi in banca o in Posta per sincerarsi che sia tutto vero prima di agire.

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