Pessime notizie per gli italiani, uscita anticipata a 64 anni per la pensione ma con una cifra più bassa di quella attuale.
Nella Legge di Bilancio 2025 potranno esserci diverse novità in tema pensioni. Il Governo pare stia lavorando a nuovi scivoli di pensionamento anticipato con meno restrizioni per i cittadini. Si parla di un’uscita a 64 anni per tutti e un’altra a 62 anni con Quota 41 flessibile ma attenzione alle trappole.

Gli interrogativi su come si potrà andare in pensione nel 2025 crescono sempre più man mano che si avvicina il momento della pubblicazione della Manovra 2026. A fine dicembre conosceremo nei dettagli ogni novità, ad oggi si possono solo rivelare le indiscrezioni uscite da qualche giorno. Da una parte si parla di Quota 41 flessibile con la pensione a 62 anni di età e con 41 anni di contributi con ricalcolo non interamente contributivo.
Poi c’è la conferma dell’uscita a 64 anni di età con 20 anni di contributi ossia della pensione anticipata contributiva che nel 2026 potrebbe prevedere una sorpresa. Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha ipotizzato l’uscita a 64 anni per tutti, non solo per i contributivi puri. Significa che anche chi ha iniziato a versare contributi prima del 1996 potrà usare questo scivolo di pensionamento dal 2026.
Pensione a 64 anni per tutti ma con importi più bassi
La pensione contributiva oggi si raggiunge a 64 anni di età, con 20 anni di contributi e avendo raggiunto un assegno almeno pari a 3 volte il minimo (2.8 volte per le donne con un figlio e 2,6 volte per le donne con due o più figli). In alternativa servono 25 anni di contributi per chi usa la rendita da pensione integrativa per raggiungere le citate soglie.

L’idea è di estendere lo scivolo anche a chi ha iniziato a lavorare prima del 1996 a condizione che abbiano accumulato minimo 25 anni di contributi. C’è un altro punto su cui il Governo potrebbe intervenire. La detonazione dell‘aumento di tre mesi dei requisiti dal 2027. In teoria a causa dell’incremento delle aspettativa di vita tutte le pensioni dovrebbero allungare il momento del pensionamento di tre mesi dal 2027.
In pratica il Governo potrebbe bloccare questo aumento. Ottima notizia ma attenzione Lo stesso non accadrebbe per i coefficienti di trasformazione che con l’incremento della speranza di vita peggiorano. Diventano meno vantaggiosi e ciò incide negativamente sull’importo della pensione. Andare in pensione oggi a 64 anni permetterà di avere un assegno pensionistico superiore rispetto quello che si avrà a 64 anni a parità di condizioni nel 2027 perché i coefficienti di trasformazione applicati al montante contributivo saranno più svantaggiosi.