Il Governo sta attualmente lavorando alla nuova manovra e, da Palazzo Chigi, cominciano ad arrivare dettagli in merito a quelli che saranno gli interventi fiscali, sia per quanto riguarda le pensioni che per la busta paga dei lavoratori dipendenti.
Stando a quanto trapelato al momento, e riportato anche dal sito quifinanza.it, l’obiettivo di questa nuova manovra sarebbe quello di alleggerire il carico fiscale sui lavoratori, cercando di rilanciare i consumi; il potere d’acquisto degli italiani è sempre più debole in confronto al caro vita e alla situazione dei rinnovi contrattuali, una situazione a cui è necessario porre rimedio.

Sembra quindi che, con la prossima manovra, potrebbe arrivare una flat tax con meno tasse sugli straordinari, i festivi e il lavoro notturno: tutti interventi che avrebbero un impatto significativo sulla busta paga dei lavoratori, che ora sperano possano presto diventare effettivi. Ma cosa succederà, nel concreto? Chi sarà il beneficiario di questo taglio alle tasse?
Flat tax su straordinari, festivi e lavoro notturno: la manovra che abbassa le tasse in busta paga
Allo stato attuale, gli straordinari, i festivi e il lavoro notturno sono redditi da lavoro dipendente, tassati con l’Irpef ordinaria e con un ’aliquota che varia in base al reddito, oscillando tra il 23% al 43%; a questo, vanno aggiunte anche le addizionali regionali e comunali. Già da questi numeri, si capisce che anche solo un’ora di straordinario, festivo o notturno, entra al lavoratore per poco più della metà di quanto viene pagata. Con questa nuova flat tax che potrebbe essere inserita dal Governo, a queste voci verrebbe applicata un’aliquota sostitutiva molto più bassa, per qualcosa di simile a quanto si vede sui premi di produttività (ad oggi, 5%).

Al momento, non è chiaro se verrà confermato il 5% come sui premi di produttività, o se si inserirà una percentuale intorno al 10%-15%, ma si punta comunque ad abbassare l’Irpef ordinaria su cui ci si basa ora. Questa misura potrebbe comunque includere, oltre a un tetto massimo sugli straordinari un limite di reddito: superata una certa soglia, sia di guadagno che di effettivo accumulo, gli straordinari tornerebbero a seguire l’imposizione normale.
Tra le altre misure che il Governo sta studiando, oltre a questa particolare flat tax, pare ci sia un adeguamento della retribuzione al costo della vita (per i contratti collettivi non rinnovati entro 24 mesi dalla scadenza), insieme ad incentivi fiscali per i rinnovi e gli aumenti di stipendio (potrebbe essere introdotta una riduzione del 50% delle tasse sugli incrementi salariali per tre anni, o una nuova imposta più bassa).