Quello di trasferirsi è un sogno per molti, e proprio in questi giorni la regione Trentino ha riaperto alle domande di trasferimento per cui ha stanziato 100 mila euro.
Negli ultimi anni, e soprattutto dopo la pandemia del 2020 che ha toccato nel profondo molte persone, sono sempre di più coloro che sognano di cambiare vita.

Il trasferimento è uno degli elementi più ricercati, la possibilità e la volontà di ricominciare una nuova vita che nasce spesso anche dalla voglia di lasciare il lavoro. Tra le possibilità di farlo in Italia, ultimamente ha attirato l’attenzione l’iniziativa della regione Trentino.
Trasferirsi in Trentino, come funziona la domanda
Il Trentino-Alto Adige è da sempre una delle regioni più amate dai turisti sia in inverno che in estate, ed ha visto un’impennata di turismo, con sempre più italiani che scelgono la montagna come meta per le vacanze. Ma come accade per molte regioni, il problema dello spopolamento dei piccoli centri necessita di essere contrastato, e per questo la Provincia autonoma di Trento ha introdotto un’iniziativa per incentivare il trasferimento di nuovi residenti.
Si tratta del cosiddetto bonus fino a 100.000 euro per rivitalizzare le aree a rischio abbandono è un’opportunità rivolta a chi vuole acquistare e ristrutturare un immobile da adibire a propria abitazione principale o affittarlo a canone moderato. Questa misura si sposa perfettamente con l’aumento del lavoro da remoto e con il fenomeno dei nomadi digitali, che come sappiamo ha avuto un boom dopo la pandemia causata dal Covid-19 del 2020.

Il contributo, erogato a fondo perduto, non è un trasferimento diretto di denaro, ma si tratta di un sostegno economico che copre fino al 40% delle spese ammissibili (massimo 200.000 euro, minimo 10.000 euro), con un tetto di 80.000 euro per singola unità abitativa. A questa somma si può aggiungere un ulteriore incentivo fino a 20.000 euro (pari al 20% del prezzo di acquisto) se l’acquisto avviene entro sei mesi dalla domanda, portando il totale a 100.000 euro.
Possono richiedere il bonus le persone fisiche che acquistano o recuperano un immobile in uno dei 35 comuni trentini a rischio spopolamento, mentre per accedere al sostegno è necessario diventare titolari di un diritto reale sull’immobile e trasferire la residenza entro un anno dalla fine dei lavori. I requisiti di priorità premiano i richiedenti con meno di 45 anni, gli immobili in insediamenti storici e le case destinate a prima abitazione.
Le spese ammissibili riguardano interventi di recupero edilizio su interni ed esterni e includono anche le spese tecniche. Non sono ammessi gli immobili di lusso o quelli situati in condomini.
Per l’anno 2025 si è aperta una seconda opportunità di inviare le domande, che possono essere presentate dall’8 settembre al 23 ottobre 2025 esclusivamente online, tramite la piattaforma Stanza del Cittadino e utilizzando l’identità digitale (SPID, CIE o CNS). Le richieste saranno valutate in base all’ordine cronologico di arrivo.