Superbonus, grandi novità per i proprietari: c’è un nuovo modello per lo sconto in fattura

C’è un nuovo modello con cui chiedere lo sconto in fattura in relazione al Superbonus. Cosa cambia?

Superbonus, i proprietari di immobili ristrutturati dovranno utilizzare un nuovo modello per la cessione del credito e lo sconto in fattura. Questa novità fa risvegliare da un lungo torpore molti italiani che non speravano più di avere grandi aiuti per la ristrutturazione dell’abitazione. Bisogna fare chiarezza, però, sulla notizia che sta spopolando.

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Superbonus, grandi novità per i proprietari: c’è un nuovo modello per lo sconto in fattura Ideabuilding.it

Torniamo a parlare del Superbonus, una misura per la quale gli italiani hanno perso l’interesse. Era interessante all’inizio, quando prevedeva l’aliquota al 110%, lo sconto in fattura o la cessione del credito. Lì si che permetteva di risparmiare veramente tutti i soldi di ristrutturazione dell’edificio e dell’abitazione.

Poi, invece, abbiamo assistito all’addio allo sconto e alla cessione, l’aliquota si è abbassata e tanti cittadini si sono trovati impossibilitati a continuare i lavori per cavilli o problemi legati alla mancanza di chiarezza della misura. Le nuove regole meno vantaggiose hanno causato un crollo delle richieste. Parliamo di 234 nuove asseverazioni, cifra lontanissima dai grandi numeri dei primi anni. Ma le spese per lo Stato sono ancora altissime, 1,8 miliardi di euro solo nei primi tre mesi del 2025.

La novità sul Superbonus scatterà dall’8 settembre

La novità riguarda la possibilità di inviare il nuovo modello per la cessione del credito o lo sconto in fattura da lunedì 8 settembre 2025 al 16 marzo 2026 (destinatari coloro che rientrano nelle deroghe al blocco delle cessioni). L’Agenzia delle Entrate lo ha pubblicato sul sito lo scorso 7 agosto e riguarderà le spese sostenute nel corso del 2025.

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La novità sul Superbonus scatterà dall’8 settembre Ideabuilding.it

Si tratta di un nuovo schema sostitutivo di quello del 3 febbraio 2022 che recepisce le direttive introdotte con il blocco delle cessioni. Sono quattro le differenze maggiormente rilevanti. La prima è l’esclusione dell’Ecobonus ordinario, del Bonus casa, del Bonus facciate, del Bonus barriere architettoniche, dell’eco-sisma bonus e degli interventi sulle parti comuni oltre il 25% dell’involucro. La seconda differenza è l’eliminazione della casella “Periodo” che precedentemente era usata per diversificare il primo e il secondo semestre 2020.

Poi c’è la rimozione della casella Edilizia Libera e, infine, la cancellazione della voce “Cessione delle rate residue” essendo stata vietata dal 29 maggio 2024. A rimanere invariate sono le regole di base del Superbonus. La determinazione dell’ammontare della detrazione, dello sconto in fattura e del credito cedibile, i termini di invio della comunicazione, le modalità di inoltro e la scadenza – entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello di pagamento e realizzazione dei lavori di ristrutturazione. Rimangono anche l’opzione di sconto o cessione da esercitare durante lo Stato di Avanzamento dei Lavori e l’obbligo delle asseverazioni tecniche, del visto di conformità e della congruità del

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