Debiti con il fisco, un tema delicato e molto caldo. Ecco cosa accadrà nel 2026 con le regole delle cartelle esattoriali.
Le cartelle esattoriali sono gli atti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione che intimano il pagamento di tasse, multe, contributi o altre somme dovute a enti pubblici. Ovviamente, come possiamo immaginare non è mai piacevole ricevere un avviso che ci chiede dei soldi, anche se a fronte di qualcosa che abbiamo sbagliato.

Un vero incubo per milioni di persone, le cartelle esattoriali sono un argomento spinoso di cui si parla praticamente quotidianamente. Ma cosa accadrà nel 2026?
Cartelle esattoriali, cosa cambia nel 2026
A partire dal 2026, il sistema di riscossione italiano subirà un’importante riforma che punta a modernizzare le procedure e a rendere il processo più trasparente e vantaggioso per i contribuenti. Le novità, attese da tempo, riguardano sia l’aspetto normativo che quello tecnologico.

Una delle modifiche più significative riguarda i piani di rateizzazione. L’allungamento dei termini di pagamento è un argomento sul tavolo da parecchio tempo, e la riforma conferma e potenzia questa tendenza: dal 2026 sarà infatti possibile ottenere piani di rateizzazione ordinaria fino a 84 rate mensili, che saliranno a 96 nel 2027. Per dilazioni fino a 120 mesi, sarà invece necessaria la presentazione di una specifica documentazione.
Il punto importante della riforma è però l’introduzione della sospensione automatica delle cartelle esattoriali. In pratica, una volta impugnata una cartella, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione sarà obbligata a sospendere il processo di riscossione fino alla conclusione del contenzioso. Questo permetterà ai contribuenti di gestire le controversie con maggiore serenità, senza il timore di azioni esecutive in corso.
Un’altra novità è la digitalizzazione delle comunicazioni e delle notifiche: dal 2026, le spedizioni cartacee degli atti giungeranno al termine, e verranno sostituite da invii telematici tramite canali certificati. Questo porterà numerosi benefici, tra cui maggiore sicurezza, tracciabilità e una riduzione degli errori di notifica, rendendo il sistema più rapido ed efficiente.
Milioni di italiani si chiedono però da mesi quando arriverà la tanto attesa “rottamazione quinquies”. Se approvata, questa sanatoria potrebbe offrire sconti su sanzioni, interessi e aggio, oltre a piani di pagamento fino a 120 rate. Le condizioni principali prevedono una maxi-rata iniziale pari al 5% del debito scontato, seguita da 120 rate mensili di pari importo.
Importante la questione della decadenza dal beneficio, che scatterebbe solo dopo nove rate saltate, anche non consecutive, e la misura includerebbe le cartelle notificate fino al 31 dicembre 2023. Questa iniziativa, unita alle nuove regole sulla rateizzazione, rappresenterebbe un’importante opportunità per alleggerire il carico fiscale di molti contribuenti.
La rottamazione e la gestione dei pagamenti saltati di alcune rate sono da sempre gli aspetti di cui si parla di più tra i contribuenti, e il nuovo anno potrebbe portare a nuove risposte.